NOME BOTANICO: Passiflora incarnata L.
FAMIGLIA: Passifloraceae
CENNI BOTANICI
La Passiflora incarnata è una pianta erbacea perenne, cespugliosa e rampicante, può raggiungere una lunghezza di più metri. Ha un rizoma strisciante da dove si diramano fusti. Questi fusti sono muniti di viticci, con i quali si attacca ai sostegni. Le foglie sono alterne, lanceolate, tribolate, munite di ghiandole nettifere poste alla base del picciolo. I fiori sono solitari, portati da un lungo peduncolo. Hanno tre brattee di forma ovale, con margini seghettati nella parte superiore. Sono di colore bianco o purpureo, con dei filamenti interni di colore violaceo, porpora o azzurri. I frutti sono delle bacche di forma ovoidale di colore verde.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria dell’America. Coltivata per usi ornamentali o medicinali.
PRINCIPI ATTIVI
Crisina, vitexina, isoorientina, schaftoside, alcaloidi, zuccheri cumarine, tannini, glicosidi cianogenici, olio essenziale, polifenoli, steroli.
PROPRIETÀ
La medicina popolare utilizzava questa pianta come sedativo e cardiotonico, per trattare l’insonnia. In erboristeria viene utilizzata con la tintura madre, estratto secco, estratto fluido, in associazione con altre erbe, nel trattamento dell’ansia e turbe del sonno. In naturopatia viene utilizzata la tintura madre ricavata dalla parte aerea della pianta e utilizzata nel trattamento degli stati d’ansia, turbe della menopausa, dolori addominali, esaurimento nervoso, insonnia. L’estratto viene utilizzato nella preparazione di cosmetici utilizzati nel trattamento delle pelli arrossate e sensibili.
IMPIEGHI
Impiegata per usi farmaceutici come sedativo. I fiori presentano azione spasmolitica.
CURIOSITÀ
Fu importata in Europa attorno al XVII secolo e donata a Papa Paolo V.