NOME BOTANICO: Eschscholzia californica Cham.
FAMIGLIA: Papaveraceae
CENNI BOTANICI
La pianta ha fusti prostrati che si allargano a formare dei cespugli alti 40-50 cm, di colore verde glauco, con foglie eleganti, alterne, picciolate, frastagliate di colore verde cinerino, portanti fiori singoli, con 4 petali obovati liberi, di colore bianco, giallo o arancio, con varietà di colore tendente al rosso vivo. La fioritura è estiva. I semi, piccoli e numerosissimi, sono contenuti in un baccello lungo 4-5 cm.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
È una pianta di origini Nord Americane, introdotta in Europa nel diciannovesimo secolo come pianta ornamentale. Vegeta su terreni ben drenati, sciolti, sabbiosi e ricchi di materia organica. Predilige posizioni soleggiate. La moltiplicazione avviene con la semina a dimora in aprile.
PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi benzilisochinolinici e benzofenantridinici.
PROPRIETÀ
Blando sedativo, antispasmodico.
IMPIEGHI
Trova largo impiego in ambito farmaceutico.
CURIOSITÀ
La pianta venne raccolta per la prima volta vicino a San Francisco da Adalberto Chamisso che volle dedicare la scoperta al compagno di viaggio e capo della spedizione scientifica in America nei primi anni del XIX secolo, J. F. Eschscholtz, botanico ed entomologo russo. Originaria della California, venne introdotta in Europa agli inizi del 1800 come pianta decorativa per la bellezza dei suoi fiori. Gli indiani d’America e i primi coloni del Nord America utilizzavano le foglie bollite oppure cotte su pietre calde. Come medicamento veniva impiegata nelle coliche intestinali, biliari, nel mal di denti.