NOME BOTANICO: Lespedeza capitata Michx.
FAMIGLIA: Fabaceae
CENNI BOTANICI
Pianta erbacea perenne, rigida con fusti eretti la cui altezza varia da 0,6 a 1,5 m. I gambi solitamente non sono ramificati, ad eccezione di quelli posti nella parte superiore della pianta, che supportano le infiorescenze. Le foglie sono alterne sullo stelo e sono composte da tre foglioline moderatamente grandi di 18 x 45 mm, spesso distribuite lungo il fusto. Le foglie e gli steli sono ricoperti da una peluria che conferisce alla pianta una lucentezza argentea. I fiori sono addensati in una sfera verde. I petali dei fiori sono bianchi con una macchia viola sui petali e sono circondati dagli stretti lobi appuntiti del calice. I frutti, tipici delle leguminose, sono indeiscenti. Le radici possono crescere fino a una profondità di 2,5 mm a ci sono anche molte radici ramificate superficialmente che si estendono fino a un metro dalla pianta in tutte le direzioni.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Diffusa nell’America settentrionale, Asia.
PRINCIPI ATTIVI
Flavonoidi, tannini catechinici.
PROPRIETÀ
Gli estratti di Lespedeza sono utilizzati per le loro proprietà capillaroprotettrici e diuretiche. Non esistono tuttavia dati scientifici che ne confermino l’uso, in particolare contro l’insufficienza renale, come riferito dalla tradizione popolare.
IMPIEGHI
La Lespedeza trova impiego in ambito farmaceutico.
CURIOSITÀ
Michaux descrisse e classificò questa pianta che chiamò Cespedeza in onore del governatore della Florida Manuel de Céspedes. Fu per un errore di trascrizione che divenne Lespedeza. Il termine latino capitata è riferito al posizionamento dei semi.
L’uso come diuretico risale ai nativi americani che ne usavano l’infuso delle foglie, le radici venivano usate come antidoto per il veleno e il gambo per i reumatismi.