NOME BOTANICO: Mentha x piperita (Huds) nm. rubescens (Camus)
FAMIGLIA: Lamiaceae
CENNI BOTANICI
La Menta piperita è una pianta erbacea perenne munita di rizomi e stoloni sotterranei che le permettono di sopravvivere all’inverno. II fusto quadrangolare eretto, di colore violetto e molto ramificato nella parte superiore, può raggiungere i 200 cm di lunghezza. Le foglie sono opposte, oblunghe e brevemente picciolate, dentate con nervatura striata violetto, margine seghettato. Il lembo fogliare è glabro e di colore verde, presenta nella parte inferiore un leggero tomento e piccole ghiandole. I fiori sono piccoli di colore roseo-violaceo o talvolta anche bianchi, riuniti in spicastri terminali. Hanno un calice persistente di forma cilindrica composto da cinque denti pubescenti. La Menta piperita è un ibrido sterile che si moltiplica esclusivamente per via agamica.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
È una pianta originaria dell’Europa, nell’emisfero Nord è coltivata intorno al 45° parallelo. Predilige terreni sciolti, argilloso-silicei, permeabili con sottosuolo umido.
PRINCIPI ATTIVI
L’Olio Essenziale, costituito specialmente da mentolo, mentone, mentil acetato, sostanze amare e poche resine.
PROPRIETÀ
Analgesico, antinfiammatorio, antimicrobico, antiflogistico, antipruriginoso, antisettico, antispasmodico, antivirale, astringente, carminativo, cefalico, colagogo, cordiale, emmenagogo, espettorante, febbrifugo, epatico, nervino, stomachico, sudorifero, vasocostrittore, vermifugo.
IMPIEGHI
L’Olio Essenziale viene utilizzato come agente aromatizzante in prodotti farmaceutici.
CURIOSITÀ
Nel Medioevo era uso coltivare la Menta piperita per la capacità di curare le febbri e guarire l’itterizia. Nell’antichità il medico greco Galeno la consigliava per trattare l’isterismo. Il medico francese Trousseau nell’800 la prescriveva per trattare il vomito, coliche, dolori allo stomaco.